AI Marketing by Unknown

autore:Unknown
La lingua: ita
Format: epub
editore: Hoepli

Bias cognitivi

Più i dati inseriti saranno precisi, più performanti saranno le piattaforme dotate di applicazioni dell’intelligenza artificiale.

Per partire, non sarà necessario avere molti dati, big data, ma i dati giusti, corretti.

Oltre alla quantità, è importante considerare poi la qualità dei dati raccolti. Entrano così in scena i bias (Figura 8.4) ovvero i giudizi e preconcetti che ognuno di mette in campo quando percepisce la realtà: così prendiamo decisioni, incontriamo persone, analizziamo dei dati… Avete mai pensato a come ci risulti naturale, semplice e immediato scegliere come comportarci, anche se non abbiamo una precisa visione o conoscenza di quello che abbiamo deciso? Ciò è possibile grazie al bias cognitivo. Esso nasce sulla base dell’esperienza che facciamo di una cosa, una persona. Il nostro cervello, al pari dell’algoritmo, cataloga e classifica le esperienze caricandole di significato e andando a costruire la personale realtà di ciascuno. In altre parole, il bias non è altro che un modello che applichiamo per semplificare la realtà. Ogni esperienza condizionerà le esperienze future simili. È altresì un modo con cui distorciamo la realtà, al fine di ridurne la complessità. Affidarsi ai bias purtroppo non aiuta a prendere la decisione giusta. Per questo saperli riconoscere può aiutare a rivedere un problema sotto una luce diversa. Nella vita professionale, come in quella privata.

I fattori che danno vita al bias cognitivo sono:

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